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Risarcimento del danno

DANNO DA PERDITA DEL CONGIUNTO
Cassazione civile, Sez. III, 21 aprile 2016, n.8037 - Pres. Salmè - Est. Rossetti

La sofferenza provata dal convivente "more uxorio", in conseguenza dell'uccisione del figlio unilaterale del partner, è un danno non patrimoniale risarcibile soltanto se sia dedotto e dimostrato che tra la vittima e l'attore sussistesse un rapporto familiare di fatto, il quale non si esaurisce nella mera convivenza, ma consiste in una relazione affettiva stabile, duratura, risalente e sotto ogni aspetto coincidente con quella naturalmente scaturente dalla filiazione.

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